Benessere abitativo e innovazione nei serramenti: evento formativo con CFP a Buttrio (UD)

Il 15 maggio 2025 ti aspettiamo a Buttrio (UD) per un appuntamento pensato per chi lavora nel mondo dell’edilizia: architetti, ingegneri, progettisti e tecnici interessati ad approfondire il tema del comfort abitativo attraverso l’uso di serramenti e schermature solari.

L’evento, organizzato da Gruppo F4 in collaborazione con Fratelli Marchetti, si terrà presso la suggestiva location della Corte delle Fucine, con inizio alle ore 17.00 e chiusura alle 19.30, seguita da un piacevole apericena offerto ai partecipanti.

Durante l’incontro verranno affrontati aspetti pratici e progettuali legati alla scelta dei serramenti, alle prestazioni tecniche e al loro impatto sul benessere quotidiano. Si parlerà anche di pergole come elementi capaci di trasformare gli spazi esterni in ambienti vivibili, funzionali e protetti.

Il seminario è accreditato con 2 CFP per Architetti e Ingegneri, un’opportunità formativa concreta per aggiornare le proprie competenze e confrontarsi con esperti del settore.

SPEAKER

Tra i relatori:

  • Stefano Meneguzzi – Ispettore Vendite Nord/Est Internorm Italia

  • Arch. Stefano Sverzut – Studio Rizzani + Conti Associati

  • Federico Busetti, Cristian Busetti, Andrea Sassu, Luca Dimastrodonato – Consulenti alle vendite Gruppo F4

Un’occasione imperdibile per aggiornarsi su tecnologie e materiali innovativi, confrontarsi con colleghi e ampliare il proprio network professionale in un contesto informale ma altamente qualificato.

👉 Posti limitati: iscrizione obbligatoria.

Tra i temi trattati:

  • Le caratteristiche tecniche da considerare nella scelta dei serramenti (isolamento, tenuta, acustica, resistenza)

  • Il supporto alla progettazione: dalla teoria alla pratica

  • Casi studio reali: Villa N.E.S.T., Villa Primavera, Condominio LIUL

  • L’importanza delle pergole nel migliorare la qualità abitativa e l’efficienza energetica

L’evento è a numero chiuso: per partecipare è necessaria l’iscrizione anticipata.

📍 Corte delle Fucine, Via Nazionale 48, Buttrio (UD)
📅 15 Maggio 2025 – ⏰ Dalle 17.00 alle 19.30
🎓 2 CFP per Architetti e Ingegneri
🥂 Apericena finale


Clicca quindi sul bottone qui sotto per partecipare all’ evento, Noi ti aspettiamo!

Intervista all’ Architetto Filippo Saponaro

Una nuova intervista per un differente punto di vista!

 

In quest’ultimo periodo abbiamo avuto il piacere di intervistare l’architetto Filippo Saponaro, affermato nella zona del Friuli e del Veneto.

L’obiettivo dell’intervista è stato quello di scoprire il suo punto di vista sul mondo dell’architettura ad oggi, come questo è cambiato nel tempo e di comprendere il suo metodo di approccio al cliente e al lavoro di progettazione in sé.

 

Cominciamo l’intervista con una breve presentazione.


L’arch. Saponaro è consigliere degli ordini degli architetti per la provincia di Udine ed ha uno studio di architettura in centro città.

La sua più grande passione è stata da sempre la progettazione ed è riuscito negli anni a coronare questo sogno aprendo uno studio a Udine che se ne occupa a 360°.

Il suo studio prende in considerazione lavori di ristrutturazione e progettazione degli interni, degli edifici più disparati: dall’allestimento di showroom, negozi, uffici, case a tutto ciò che riguarda gli allestimenti fieristici.

 

Entriamo nel vivo dell’intervista: è davvero cambiato il modo di lavorare e la clientela a cui ci si rivolge?

 

Egli afferma che negli ultimi anni il baricentro si sia spostato e si sia avvicinato all’ascolto del cliente privato.

In precedenza, invece, erano molte di più le richieste da parte delle aziende di piccole e medie dimensioni.

Questo cambiamento è in gran parte dovuto al fatto che le persone, costrette a passare molto tempo in casa durante la pandemia, hanno avuto la percezione dei limiti della propria abitazione e quanto questi vadano ad incidere sul loro benessere.

 

Ma qual è la particolarità di Filippo nel suo tipo di progettazione?

 

A questa domanda, l’architetto ha risposto dicendo:

“A me piace molto occuparmi della progettazione degli interni, cerco sempre di dare molta importanza al vivere, al benessere della persona e a come questa si sente quando entra all’interno dell’ambiente in questione. Do la priorità all’idea di spazio dove il mio cliente deve passare molto tempo. Anche gli uffici e le scuole li vedo come spazi più domestici che lavorativi.”

“La mia particolarità è che non ho uno stile unico che adatto a tutti i progetti su cui vado a lavorare. Sono abbastanza diversificati anche in base, soprattutto, a dove mi trovo, a chi ho di fronte, alle esigenze del cliente e alla stessa struttura della casa.”

“A me piace costruire un rapporto con il cliente basato su un percorso di emozioni, sfumature e sapori.
Le persone non vengono da me perché sanno che uso uno stile moderno piuttosto che classico, ma vengono da me perché sanno che vedo il mio lavoro e tutto il momento che loro passano con me come un vero e proprio percorso di costruzione e realizzazione a 360°.”

Il suo percorso”, si va creando in tre macrofasi, qui di seguito semplificate:

Come prima fase vediamo uno studio dell’ambiente e una ricerca di tutti i suoi particolari.

Nella seconda fase egli ha un confronto di idee con il cliente dove espone la sua proposta, ovvero; quello che gli piacerebbe realizzare, mantenere e modificare di quel preciso ambiente. Ascolta poi il pensiero del cliente per capire se anche lui si trova più o meno d’accordo con la sua idea e nell’ultima fase riporta all’interno di un progetto concreto le idee precedentemente discusse con il committente.

Questo processo, dice: “è un processo lungo che richiede tempo ed impegno ma che a lavori terminati ti lascia tante soddisfazioni.

 

Durante l’intervista Ci siamo focalizzati, in particolare, su un progetto che personalmente mi ha colpito molto, ovvero:

 

Il progetto dell’università in Cameron.

In questo caso, l’Arch. Saponaro ha affermato di avere dato molta importanza agli spazi condivisi, al benessere di chi studia.

Il suo obiettivo è stato quello di rivedere la funzione di un corridoio e di un’aula; Di trasformarli in veri e propri ambienti, il più possibile vicini al domestico in quanto egli afferma: “io parto sempre dal presupposto che se in un posto ci devi stare per forza, ci devi stare bene.”

Abbiamo concluso l’intervista con una riflessione sulla figura dell’architetto e sulla centralità dei lavori di ristrutturazione con il tanto discusso 110%.

 

“Per quanto riguarda la figura dell’architetto io credo che dovrebbe tornare a fare l’architetto più che il tecnico. Spesso viene richiesto uno sforzo molto più ampio rispetto a quello di cui questa figura si dovrebbe occupare. Adesso si interfaccia con i periti ed altri professionisti tecnici e questo porta a svalutare la sua parte artistica.

I clienti, in questi ultimi anni, oltre a modificare e migliorare la propria casa per una vera e propria esigenza del benessere abitativo, sono anche stati spinti dalla proposta 110% e dalla possibilità di poter fare i lavori di ristrutturazione senza pagare.

In tal proposito, l’Arch. Saponaro si esprime dicendo che sicuramente la casa ben coibentata è un’idea fondamentale, solo che questo ha portato, nel temp, a utilizzare i cappotti in ogni caso e situazione, andando a snaturare l’abitazione originale.

” Il 110, oltre a dare buone opportunità per alcuni, ha però di contro fatto dei bei danni perché muove le persone nel senso sbagliato. Ovvero, in questa situazione è spinta a modificare l’ambiente in cui vive, non perché ne sente l’esigenza o vede che effettivamente la casa è brutta, ma perché ci sono gli incentivi che permette loro di cambiarla.”

Garofoli, il design delle porte interne

GAROFOLI, IL MADE IN ITALY DAL 1968

 

Il Gruppo Garofoli si colloca tra i leader mondiali nella progettazione, costruzione e commercializzazione di porte per interni, con particolare specializzazione per le porte in legno massiccio.
Il Gruppo, guidato dal fondatore Fernando Garofoli, si posiziona nel segmento più alto del mercato di riferimento.

Oggi i suoi prodotti sono diventati concreti simboli d’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Dalle porte classiche in legno massello ai prodotti di design in alluminio, il Gruppo Garofoli è in grado di rispondere alle richieste di un mercato sempre più evoluto, seguendo i criteri consoni all’interior design di ultima generazione.

Le porte Filomuro sono porte in cui sono stati eliminati stipiti, coprifili e cornici per ottenere una estetica estremamente lineare. Anche le cerniere infatti risultano nascoste e quindi l’anta risulta perfettamente complanare alla parete.

La scelta di una porta a filo muro può quindi essere dettata da diverse esigenze d’arredo: mantenere inalterata l’estetica minimale di uno spazio; rendere meno visibili passaggi ad ambienti secondari, come dispense oppure ripostigli; permettere decorazioni particolari su superfici ampie (includendo l’elemento “porta”).

GAROFOLI, PERSONALIZZAZIONE E MINIMALISMO

Se le porte esterne delimitano l’area della casa, quelle interne creano spazi all’interno dello stesso ambiente, influenzandone l’estetica. Le porte interne Filomuro, in cui lo stipite viene nascosto alla vista e la porta risulta del tutto complanare alla parete, rappresentano quindi un elemento d’arredo importante per interpretare lo stile di una stanza: esteticamente gradevoli, resistenti e funzionali, sono una soluzione estremamente versatile per rispondere alle più disparate esigenze dell’arredamento di interni.

L’ampia scelta delle finiture è sicuramente uno dei vantaggi nella scelta di una soluzione filomuro.

Il pannello può infatti essere realizzato in legno o vetro, o ancora essere laccato lucido o opaco, oppure fornito grezzo per verniciarlo dello stesso colore delle pareti oppure rivestirlo con boiserie, gres porcellanato o carta da parati. Per chi ama le novità, segnaliamo l’elegantissimo vetro effetto marmo, abbinabile al rivestimento da parete.