Gruppo F4: Eccellenza e Sicurezza con le Porte per Garage Silvelox

SECUR PLUS: Innovazione, Design e Massima Sicurezza

Gruppo F4 continua a distinguersi nel settore delle chiusure residenziali con il marchio Silvelox, sinonimo di design, tecnologia e sicurezza ai massimi livelli. Oggi vi presentiamo SECUR PLUS, la porta per garage che combina un’estetica raffinata con caratteristiche tecniche all’avanguardia, pensata per chi desidera il massimo della protezione senza rinunciare allo stile.

Perché scegliere SECUR PLUS?

SECUR PLUS di Silvelox rappresenta una vera rivoluzione nel mondo delle porte per garage. È la prima porta in legno ad aver ottenuto la certificazione antieffrazione Classe 3 secondo la normativa ENV 1627, garantendo una protezione superiore contro i tentativi di intrusione.

Tutte le dotazioni di sicurezza, a partire dalla lamina in acciaio integrata nella struttura, sono sapientemente nascoste per preservare un’estetica pulita ed elegante. Il design esclusivo permette di abbinare la porta garage alla porta d’ingresso Silvelox, creando un’armonia perfetta per ogni contesto architettonico.

Caratteristiche Uniche di SECUR PLUS

  1. Sicurezza ai massimi livelli: Struttura rinforzata con acciaio e dispositivi di chiusura avanzati.
  2. Meccanismo autoinnalzante brevettato: Apertura fluida e senza guide a soffitto.
  3. Design su misura: Ampia gamma di estetiche, finiture e colori per una personalizzazione totale.
  4. Isolamento termoacustico eccellente: Pannelli in multistrato marino con coibentazione ottimale.

Porta pedonale integrata: Accesso pratico e sicuro senza dover aprire l’intera porta garage.

Il Valore dell’Artigianalità Made in Italy

Silvelox è sinonimo di qualità artigianale e innovazione tecnologica. Ogni porta è realizzata su misura, con materiali pregiati e lavorazioni curate nei minimi dettagli. Grazie alla sua esperienza di oltre 60 anni, Silvelox continua a creare prodotti unici, capaci di coniugare funzionalità e design in modo ineguagliabile.

Con SECUR PLUS, Gruppo F4 e Silvelox offrono una soluzione senza compromessi: eleganza, sicurezza e prestazioni eccezionali per proteggere al meglio la tua casa.

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KF510 Internorm vince il premio Archiproducts Design Awards 2022

KF510 Internorm vince il premio Archiproducts Design Awards 2022

Archiproducts Design Awards 2022 vede vincere nella categoria dell’involucro edilizio la novità 2022 nelle finestre in PVC e PVC-alluminio di Internorm, il modello KF510.

Archiproducts Design Awards è una competizione che ogni anno mette a confronto i prodotti migliori nel design e nella tecnologia per le costruzioni, valorizzando le migliori performance che riescono a raggiungere stilisti, progettisti e l’intero mondo industriale nell’ambito dell’abitare.

Quest’anno, nell’ambito dei serramenti, vincitore assoluto nella categoria delle finestre in PVC, è stato KF510 di Internorm, che ha ottenuto i consensi di una autorevolissima giuria formata da grandi designer e architetti in tutto il mondo.

Nella finestra in PVC KF510 la giuria ha trovato molti valori che le hanno consentito di vincere l’Archiproducts Design Awards 2022.

Il primo in assoluto è certamente il design, che è qualificato in modo particolare da uno dei plus più importanti di questo sistema finestra: la luminosità che conferisce agli ambienti.

In Archiproducts Design Awards 2022, come nelle manifestazioni di ogni anno, infatti, il design è uno degli elementi fondamentali di giudizio e trovare un serramento che riduce in modo così importante lo spessore del profilo in 10 cm consentendo addirittura di ottenere lo stesso spessore nel nodo centrale della finestra a due ante è una specie di “miracolo tecnologico” che rende la finestra assolutamente unica e inimitabile.

Un prodotto come KF510, quindi, espressione di un design estremamente riuscito, diventa strumento di valorizzazione del design come solo pochi prodotti iconici hanno il potere di fare, prodotti che spesso vanno a finire al Moma o ad altri luoghi di celebrazione del design mondiale.

Ci sono poi altri elementi che hanno decretato il successo di KF510 ad Archiproducts Design Awards 2022.

Certamente molto importante è stato la sicurezza che questa versione di finestra è in grado di fornire grazie alla tecnologia I-tec Secure esclusiva di Internorm, che la finestra in PVC KF510 monta di serie.

La soluzione ormai nota di Internorm che offre molti vantaggi rispetto alla ferramenta tradizionale consentendo il riconoscimento nelle classi RC2 ed RC3. Si tratta di una ferramenta che include solide bocchette basculanti.

Il risultato è un sistema di chiusura a prova di qualsiasi tentativo di effrazione dall’esterno.

Diciamo quindi che era inevitabile che la finestra in PVC KF510 di Internorm fosse vincitrice del massimo premio ad Archiproducts Design Awards 2022.

Inutile dire che siamo molto orgogliosi di essere Partner di questo prezioso ed innovativo marchio.
Se questo ultimo modello Internorm ti ha incuriosito, non esitare a contattarci per ricevere ulteriori novità!

Intervista all’ Architetto Filippo Saponaro

Una nuova intervista per un differente punto di vista!

 

In quest’ultimo periodo abbiamo avuto il piacere di intervistare l’architetto Filippo Saponaro, affermato nella zona del Friuli e del Veneto.

L’obiettivo dell’intervista è stato quello di scoprire il suo punto di vista sul mondo dell’architettura ad oggi, come questo è cambiato nel tempo e di comprendere il suo metodo di approccio al cliente e al lavoro di progettazione in sé.

 

Cominciamo l’intervista con una breve presentazione.


L’arch. Saponaro è consigliere degli ordini degli architetti per la provincia di Udine ed ha uno studio di architettura in centro città.

La sua più grande passione è stata da sempre la progettazione ed è riuscito negli anni a coronare questo sogno aprendo uno studio a Udine che se ne occupa a 360°.

Il suo studio prende in considerazione lavori di ristrutturazione e progettazione degli interni, degli edifici più disparati: dall’allestimento di showroom, negozi, uffici, case a tutto ciò che riguarda gli allestimenti fieristici.

 

Entriamo nel vivo dell’intervista: è davvero cambiato il modo di lavorare e la clientela a cui ci si rivolge?

 

Egli afferma che negli ultimi anni il baricentro si sia spostato e si sia avvicinato all’ascolto del cliente privato.

In precedenza, invece, erano molte di più le richieste da parte delle aziende di piccole e medie dimensioni.

Questo cambiamento è in gran parte dovuto al fatto che le persone, costrette a passare molto tempo in casa durante la pandemia, hanno avuto la percezione dei limiti della propria abitazione e quanto questi vadano ad incidere sul loro benessere.

 

Ma qual è la particolarità di Filippo nel suo tipo di progettazione?

 

A questa domanda, l’architetto ha risposto dicendo:

“A me piace molto occuparmi della progettazione degli interni, cerco sempre di dare molta importanza al vivere, al benessere della persona e a come questa si sente quando entra all’interno dell’ambiente in questione. Do la priorità all’idea di spazio dove il mio cliente deve passare molto tempo. Anche gli uffici e le scuole li vedo come spazi più domestici che lavorativi.”

“La mia particolarità è che non ho uno stile unico che adatto a tutti i progetti su cui vado a lavorare. Sono abbastanza diversificati anche in base, soprattutto, a dove mi trovo, a chi ho di fronte, alle esigenze del cliente e alla stessa struttura della casa.”

“A me piace costruire un rapporto con il cliente basato su un percorso di emozioni, sfumature e sapori.
Le persone non vengono da me perché sanno che uso uno stile moderno piuttosto che classico, ma vengono da me perché sanno che vedo il mio lavoro e tutto il momento che loro passano con me come un vero e proprio percorso di costruzione e realizzazione a 360°.”

Il suo percorso”, si va creando in tre macrofasi, qui di seguito semplificate:

Come prima fase vediamo uno studio dell’ambiente e una ricerca di tutti i suoi particolari.

Nella seconda fase egli ha un confronto di idee con il cliente dove espone la sua proposta, ovvero; quello che gli piacerebbe realizzare, mantenere e modificare di quel preciso ambiente. Ascolta poi il pensiero del cliente per capire se anche lui si trova più o meno d’accordo con la sua idea e nell’ultima fase riporta all’interno di un progetto concreto le idee precedentemente discusse con il committente.

Questo processo, dice: “è un processo lungo che richiede tempo ed impegno ma che a lavori terminati ti lascia tante soddisfazioni.

 

Durante l’intervista Ci siamo focalizzati, in particolare, su un progetto che personalmente mi ha colpito molto, ovvero:

 

Il progetto dell’università in Cameron.

In questo caso, l’Arch. Saponaro ha affermato di avere dato molta importanza agli spazi condivisi, al benessere di chi studia.

Il suo obiettivo è stato quello di rivedere la funzione di un corridoio e di un’aula; Di trasformarli in veri e propri ambienti, il più possibile vicini al domestico in quanto egli afferma: “io parto sempre dal presupposto che se in un posto ci devi stare per forza, ci devi stare bene.”

Abbiamo concluso l’intervista con una riflessione sulla figura dell’architetto e sulla centralità dei lavori di ristrutturazione con il tanto discusso 110%.

 

“Per quanto riguarda la figura dell’architetto io credo che dovrebbe tornare a fare l’architetto più che il tecnico. Spesso viene richiesto uno sforzo molto più ampio rispetto a quello di cui questa figura si dovrebbe occupare. Adesso si interfaccia con i periti ed altri professionisti tecnici e questo porta a svalutare la sua parte artistica.

I clienti, in questi ultimi anni, oltre a modificare e migliorare la propria casa per una vera e propria esigenza del benessere abitativo, sono anche stati spinti dalla proposta 110% e dalla possibilità di poter fare i lavori di ristrutturazione senza pagare.

In tal proposito, l’Arch. Saponaro si esprime dicendo che sicuramente la casa ben coibentata è un’idea fondamentale, solo che questo ha portato, nel temp, a utilizzare i cappotti in ogni caso e situazione, andando a snaturare l’abitazione originale.

” Il 110, oltre a dare buone opportunità per alcuni, ha però di contro fatto dei bei danni perché muove le persone nel senso sbagliato. Ovvero, in questa situazione è spinta a modificare l’ambiente in cui vive, non perché ne sente l’esigenza o vede che effettivamente la casa è brutta, ma perché ci sono gli incentivi che permette loro di cambiarla.”

La nuova collezione NO-LIMITS di Gidea

NO-LIMITS: Una collezione dalle mille declinazioni

Stai ristrutturando casa? Scegliere la porta giusta è importantissimo sia per arredare che per rendere gli ambienti più funzionali.

Tra le varie collezioni di Garofoli puoi trovare una delle più moderne, ovvero la collezione NO-LIMITS.

Il concetto che sta alla base di questa nuova collezione è molto semplice; ovvero, realizzare una porta che abbia tutti i migliori optional disponibili sul mercato e che sia presente in molteplici varianti così da poter soddisfare ogni gusto ed esigenza, SENZA LIMITI.

NO-LIMITS riporta i seguenti plus:

Cerniere a scomparsa regolabili in tre direzioni, serratura magnetica, telaio da 105 mm in un’unica misura con mostrina telescopica sul lato a spingere, mostrina unica ad imbotte per grandi spessori muro, mostrina a toppa complanare sul lato a tirare, inseriti in ceramica o vetro, nuove finiture in laminato dall’estetica moderna hi-tech, filetti metallici disponibili con una particolare superficie forata.

Ti ricordiamo, inoltre, che con i prodotti Garofoli puoi ottenere gratuitamente un’ estensione di garanzia a 3 anni!

Vieni da Finestra4 a scoprire la vasta gamma di modelli No-Limits di Gidea!

Clicca qui sotto per prenotare una consulenza, oppure vai sulla sezione “Marchi” e sfoglia tutti i cataloghi firmati Garofoli!

Noi ti aspettiamo!

Pirnar: un ingresso che solleva sospiri di ammirazione

Pirnar: una lunga storia di innovazioni

I portoncini Prirnar sono adornati da forme innovative che catturano l’attenzione sia con diversi livelli di superfici, che con una levigatezza perfetta e sorprendente. Ogni maniglione è un capolavoro per eccellenza che di notte, per l’illuminazione, suscita ulteriore ammirazione.

La vetrata, che può essere formata da più vetri, fino a 4, offre un gioco infinito di modelli e strutture.

L’anta della porta fornisce con un spessore di ben 14 centimetri, fornisce una sensazione di protezione e sicurezza degna di un castello.
Grazie al suo spessore e alla costruzione particolare, l’anta della porta è estremamente rigida e robusta, arricchita anche da una combinazione dei più grandi profili della società Schüco, profili magistralmente perfezionati, fatti a mano con grande precisione, ricorrendo a un metodo innovativo di fissaggio dei componenti.

Qui, gli ingressi Pirnar Ultimum® semplicemente non hanno concorrenza. Tutte le porte possono essere progettate con un sistema antiscasso in base alla classe di protezione RC2 (WK2).

PIRNAR, PERSONALIZZAZIONE E INNOVAZIONE

 

In Pirnar sono stati i primi a sviluppare l’anta 3D. Per primi hanno raggiunto il rispettabile spessore di 14 cm. Per primi hanno utilizzato un vetro a 4 strati che ha portato nuove possibilità estetiche. La loro innovazione è anche un sistema a 4 guarnizioni di tenuta che ha ulteriormente migliorato l’isolamento.

Successivamente hanno preso un’altra direzione e hanno sviluppato un ingresso completamente piatto, liscio e raffinato. Per primi. Per primi hanno entusiasmato uno dei più rinomati istituti europei, il tedesco IFT Rosenheim, con un coefficiente finora irraggiungibile di conducibilità termica delle porte d’ingresso in alluminio: 0,54 W/m2K.

Le porte Pirnar sono un magnifico manufatto di forme ben studiate e dettagli perfettamente lavorati. Sono frutto di una concezione audace, di una progettazione emozionante e di un’esecuzione fantasiosa. L’amore per la perfezione si riflette nella scelta di materiali preziosi, nella precisione dell’elaborazione, nell’impeccabilità delle superfici e nell’eleganza delle linee. Ogni particolare ha il suo posto preciso, ha il suo significato.

Garofoli, il design delle porte interne

GAROFOLI, IL MADE IN ITALY DAL 1968

 

Il Gruppo Garofoli si colloca tra i leader mondiali nella progettazione, costruzione e commercializzazione di porte per interni, con particolare specializzazione per le porte in legno massiccio.
Il Gruppo, guidato dal fondatore Fernando Garofoli, si posiziona nel segmento più alto del mercato di riferimento.

Oggi i suoi prodotti sono diventati concreti simboli d’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Dalle porte classiche in legno massello ai prodotti di design in alluminio, il Gruppo Garofoli è in grado di rispondere alle richieste di un mercato sempre più evoluto, seguendo i criteri consoni all’interior design di ultima generazione.

Le porte Filomuro sono porte in cui sono stati eliminati stipiti, coprifili e cornici per ottenere una estetica estremamente lineare. Anche le cerniere infatti risultano nascoste e quindi l’anta risulta perfettamente complanare alla parete.

La scelta di una porta a filo muro può quindi essere dettata da diverse esigenze d’arredo: mantenere inalterata l’estetica minimale di uno spazio; rendere meno visibili passaggi ad ambienti secondari, come dispense oppure ripostigli; permettere decorazioni particolari su superfici ampie (includendo l’elemento “porta”).

GAROFOLI, PERSONALIZZAZIONE E MINIMALISMO

Se le porte esterne delimitano l’area della casa, quelle interne creano spazi all’interno dello stesso ambiente, influenzandone l’estetica. Le porte interne Filomuro, in cui lo stipite viene nascosto alla vista e la porta risulta del tutto complanare alla parete, rappresentano quindi un elemento d’arredo importante per interpretare lo stile di una stanza: esteticamente gradevoli, resistenti e funzionali, sono una soluzione estremamente versatile per rispondere alle più disparate esigenze dell’arredamento di interni.

L’ampia scelta delle finiture è sicuramente uno dei vantaggi nella scelta di una soluzione filomuro.

Il pannello può infatti essere realizzato in legno o vetro, o ancora essere laccato lucido o opaco, oppure fornito grezzo per verniciarlo dello stesso colore delle pareti oppure rivestirlo con boiserie, gres porcellanato o carta da parati. Per chi ama le novità, segnaliamo l’elegantissimo vetro effetto marmo, abbinabile al rivestimento da parete.

Dinoxill, il primo davanzale isolante in acciaio inox

DINOXILL: PERCHÈ È LA SOLUZIONE UNICA PER IL DAVANZALE?

 

Dinoxill è il primo davanzale isolante in acciaio inox bello, resistente, personalizzabile, con il massimo isolamento termico e la massima durata,  ma questo è solo uno dei suoi aspetti.

Dinoxill, infatti, ha passato oltre 10 anni di test sul campo, anche nei cantieri più difficili e in lavori di riqualificazione energetica.

Lavorando a stretto contatto con professionisti in edilizia e studi di progettazione, è stato testato e validato su centinaia di soluzioni personalizzate, sia per nuove costruzioni che per riqualificazioni energetiche di edifici esistenti.

Grazie a questo lavoro, sono stati individuati i problemi dei davanzali più comuni.

Questi problemi, in sostanza, hanno sempre costretto i clienti a scegliere davanzali belli ma non funzionali, oppure funzionali ma non belli.

E così, Dinoxill è stato perfezionato ottenendo il perfetto bilanciamento di estetica e funzionalità, puntando alla massima efficienza.

Questo bilanciamento è un beneficio totale per te.

Perché la scelta del davanzale non sarà mai più un dilemma tra estetica e funzionalità. E neanche la solita lotta contro i ponti termici.

Scegliere il primo davanzale in acciaio inox coibentato è garanzia di una soluzione unica con un davanzale bello, confortevole, duraturo nel tempo con pochissima manutenzione.

Come è stato possibile ottenere tutto questo?

Prima di tutto grazie alla scelta dell’acciaio inox, concretamente indistruttibile, per garantire il massimo rapporto costi-benefici.

Dinoxill, il davanzale isolante testato sul campo

 

A differenza dell’alluminio, l’acciaio inox è garanzia di: maggiore resistenza alla compressione e agli urti; minore conducibilità termica, ovvero zero dispersioni di calore, muffa e condensa; un risultato estetico superiore, per offrire la bellezza del davanzale; più comfort ed efficienza energetica, senza più pagare bollette inutilmente più costose.

Poi c’è un’altra caratteristica di grande valore: l’isolamento.

Dinoxill è infatti coibentato con un materiale estremamente efficiente: il polistirene espanso estruso XPS.

Perché è stato scelto proprio questo materiale?

Perché questo tipo di polistirene garantisce fino al 20% in più di isolamento rispetto alla media ed è prodotto solo da agenti espandenti naturali.

Dinoxill è la soluzione che stai cercando in termini di estetica, personalizzazione ma anche e soprattutto di isolamento ed efficienza.
Se vuoi saperne di più, clicca qui e troverai delle informazioni più dettagliate a riguardo.

EQF level 4, posa certificata dei serramenti,  Finestra 4, tra i primi in Italia. Siamo orgogliosi di condividere il prestigioso risultato raggiunto da Ivan Zanirato, tra i primi posatori certificati di serramenti secondo la norma UNI 11673:2 presenti in Italia. Non siamo soliti pubblicare tutti gli innumerevoli attestati che anno dopo anno vengono collezionati. Preferiamo che siano i nostri clienti, con le loro testimonianze, a confermare il nostro costante impegno nella formazione e nella crescita professionale. In questo caso però, se consideriamo i quasi 50.000 posatori presenti sul mercato italiano, a fine febbraio poco meno di 400, per la precisione 397 hanno conseguito il diploma.

EQF level 4, posa certificata dei serramenti,  Finestra 4, tra i primi in Italia.

Siamo orgogliosi di condividere il prestigioso risultato raggiunto da Ivan Zanirato, tra i primi posatori certificati di serramenti secondo la norma UNI 11673:2 presenti in Italia.

Non siamo soliti pubblicare tutti gli innumerevoli attestati che anno dopo anno vengono collezionati. Preferiamo che siano i nostri clienti, con le loro testimonianze, a confermare il nostro costante impegno nella formazione e nella crescita professionale.

In questo caso però, se consideriamo i quasi 50.000 posatori presenti sul mercato italiano, a fine febbraio poco meno di 400, per la precisione 397 hanno conseguito il diploma.

Posatori certificati di serramenti secondo la norma UNI 11673:2

Riportiamo questi dati da un recente articolo di Ennio Braicovich su Guida Finestra, rivista specializzata di settore, che cita i dati presenti nella banca dati di Accredia.

Venendo ai livelli di qualifica dei posatori certificati, la consultazione della banca dati delle figure professionali certificate ci offre le seguenti risposte. La stragrande maggioranza dei posatori – 340 su 397 ovvero l’85,6% – ha ottenuto la qualifica di Installatore/posatore serramenti Senior. Sono solo invece 53 i posatori classificati come Installatore/posatore serramenti junior. Il che corrisponde allo 13,3% dei certificati. Il restante 1% spetta al livello di caposquadra sopra accennato.La sproporzione numerica tra i posatori senior e quelli junior è probabilmente imputabile al fatto che i titolari d’azienda, produttori e rivenditori, o i posatori di professione abbiamo voluto impegnarsi direttamente su un livello decisamente più impegnativo e ritenuto più professionalizzante.

Casa Passiva In Friuli Venezia Giulia: Finestra4, protagonista anche in copertina.

“Su sette case passive in copertina, tre sono state realizzate con il contributo del team di Finestra4 .”

Immensa gratitudine ai professionisti e clienti che si affidano al nostro team di consulenti, tecnici e installatori per rendere  possibili questi ambiziosi progetti.

Quando si parla di efficienza energetica spesso c’è molta confusione tra standard costruttivi, classi energetiche e protocolli di certificazione.

Qui di seguito una sintesi per aiutarti a capire le differenze pricipali.

 

Casa Passiva o Passivhaus

Passivhaus, Passive House, Casa Passiva, Mainson Passive, Casa Pasiva o scritta nella lingua che più vi aggrada non sono altro che la stessa cosa. Il termine di origine è tedesco: Passivhaus, per identificare il modello energetico ( successivamente divenuto protocollo di certificazione) nato alla fine degli anni ’80, in grado per la maggior parte del periodo invernale a riscaldarsi con il sole che filtra dalle finestre e con il calore delle persone presenti al suo interno. Da qui il termine Passiv a identificare che l’edificio funzionava senza un impianto attivo ( quindi passivamente).La diffusione a livello mondiale, ha poi dato luogo alla traduzione del termine nelle lingue della nazione di appartenenza per rendere il messaggio più immediato all’utente finale. In Italia con il termine Casa Passiva si identificano erroneamente anche gli edifici in legno, in classe A+ o a energia nulla, creando solo confusione.Per questo molto spesso la si identifica con il termine Passivhaus o Passive House per maggiore chiarezza.La certificazione finale in Italia è su base volontaria.

 

Nzeb

E’ l’acronimo di Nearly Zero Energy Building ( edificio ad energia quasi zero) termine generico coniato dalla Commissione Europea per identificare edifici a bassissimo consumo energetico (tra cui anche le Passivhaus) il cui fabbisogno minimo dovrà essere soddisfatto in gran parte da fonti rinnovabili .Questo obiettivo è stato deciso dopo aver valutato tra la fine degli anni ’90 e la metà della prima decade del nuovo millennio monitoraggi di progetti a basso consumo eseguiti anche su costruzioni“Passivhaus”.Motivo per cui una Passivhaus potrà essere un Nzeb, non è detto che sia vero il contrario. L’Nzeb sarà lo standard energetico minimo a partire dalla fine del 2020 in tutta Europa quindi anche in Italia.

 

Classe A+

E’ il livello energetico di eccellenza della attuale scala di Certificazione Energetica. Raggruppa tutti gli edifici con consumo di energia primaria bassissimo o quasi nullo. L’indice finale è dato dalla somma delle prestazioni di involucro+impianti+rinnovabili . Il mancato passaggio di verifica delle prestazioni parziali dell’involucro nel calcolo e la considerazione del contributo di energie rinnovabili nel calcolo,potrebbe però in alcuni casi falsare il rendimento, per cui il risultato potrebbe non coincidere con lo standard Passivhaus o Nzeb.

 

CasaClima Gold

La standard CasaClima, è il protocollo di certificazione energetica vigente nella Provincia Autonoma di Bolzano. Al di fuori di questo ambito è valevole come certificazione volontaria.

La classe CasaClima Gold rappresenta la massima efficienza energetica certificabile con questo protocollo. L’indice energetico è riferito al fabbisogno del solo involucro e il risultato della classificazione è riferito al capoluogo di provincia .Anche in questo caso il risultato è più morbido se paragonato ad una Passivhaus, non ad un Nzeb invece, in quanto Fonti rinnovabili e impianto sono valutati a parte. Punto di forza del protocollo sono le verifiche eseguite in cantiere da un ente terzo che garantisce la corrispondenza tra progetto e costruzione finale.

Per avere un quadro più esaustivo vi consigliamo di visitare il sito dell’Ape :

http://www.ape.fvg.it/passivhaus/il-passivhaus-in-fvg/